IL MAGAZINE DELL'INNOVAZIONE IN AZIENDA

Come trovare l’identità aziendale per creare valore?

Ti raccontiamo come l'anima aziendale ha trasformato la nostra azienda, portandoci a comunicare i veri valori e l'essenza unica.

L’identità aziendale ha rivoluzionato il nostro lavoro:

Ogni azienda ha un’anima: ecco come noi abbiamo trovato la nostra ragione d’esistere

Oggi ti raccontiamo quale è stata la nostra strada per ridefinire noi stessi e per trovare la nuova identità aziendale al fine di creare una vera coerenza tra ciò che facciamo (lavorativamente parlando), come lo facciamo e ciò che siamo.

Ti avviso: stai per immergerti in una sintesi di quelli che sono stati i ragionamenti (realmente accaduti) che ci hanno portati ad essere qui, quindi potrebbe essere a tratti un articolo poco lineare. 

Spero potrai perdonarci, ma volevamo iniziare a condividere con te questa, che crediamo essere, una parte utile e fondamentale per una azienda.

Pront* a scoprire come trovare l’identità aziendale, quale è stata la nostra esperienza e perché genera valore? Continua a leggere allora!

Da dove iniziare però?


Questo e altri articoli fanno parte della sezione “Soul Aziendale” nella quale cerchiamo di definire meglio questo concetto con esempi e guide pratiche. Se vuoi sapere ancora di più sull’identità aziendale e sulla soul, contattaci per una prima consulenza gratuita!


Parti da te

Da sempre ognuno di noi cerca la propria identità, la vera essenza di sé, del mondo che ci circonda, del perché più alto

Sarà capitato anche a te di sentire di doverti prendere una pausa per fare i conti con quella figura che guardi (e che ti guarda), da sempre, allo specchio, ma che in un dato momento a stento riconoscevi. 

A me è successo. Molte volte. E ripensandoci ora, c’è sempre lo stesso schema dietro: ho dovuto imparare e ri-riconoscermi durante periodi di crisi, in cui qualcosa o qualcuno minava la mia stabilità emotiva e fisica. Che fosse una separazione dolorosa, la pandemia, l’accettazione dei fallimenti…

Per come funziono, a crisi corrisponde riassestamento e conseguente ri-conoscersi e, occhio e croce, direi di essere in buona compagnia, di non essere la sola.

Pensaci: non ti pare che un meccanismo simile scatti anche alle aziende?

Periodo di crisi, ci si stringe tutti (o comunque chi decide di restare) attorno ad una persona guida (un leader) o a un progetto vincente, si apportano cambiamenti, spesso si innova e, una volta fuori dal periodo emergenziale, ci si guarda indietro e ci si riconosce a malapena.

Riflettendoci, alla fine è anche naturale che sia così: le aziende non sono altro che lo specchio delle persone che le hanno tirate su e di quelle che ci lavorano con dedizione. 

I valori, l’impegno, lo stile, tutto è frutto di chi lo ha coltivato, inventato o migliorato. 

Aziende “viventi”, con personalità e identità 

Si parla di organismo vivente in ottica sociale già dal medioevo e in una grandissima parte della filosofia dell’epoca moderna. 

Una azienda organica non è per tutti, ma l’agilità e la dinamicità possono essere una risposta alle sfide che quest’epoca ci sta mettendo davanti: Accenture ci racconta del passaggio da “New Normal” (il passaggio dall’analogico al digitale) a “Never Normal” (in un epoca costellata dai cambiamenti non si può rimanere stabili in una condizione di “normalità”) e di come la Business Agility sia una capacità attualissima e che dovrebbe essere integrata proprio per fronteggiare l’instabilità generale che ci circonda.

Noi però ci occupiamo di altro: crediamo che ogni azienda abbia la propria anima, che “vive” proprio come noi esseri umani e che possa, in qualche modo, esprimersi nel modo più coerente possibile con sé stessa: crediamo che ogni azienda abbia la propria, vera identità aziendale.

Giusto qualche giorno fa ho sentito dire questa frase: 

Le aziende che guardano solo al business non potranno mai avere un’anima.

Sbam. 

E così ci troviamo di fronte ad un paradosso rischiando di perderci dentro ai sillogismi: se, poco fa, abbiamo detto che “le aziende sono il riflesso delle persone”, allora le aziende che guardano solo al fatturato, sono lo specchio di chi/cosa? E se non hanno un’anima perché concentrate sul profitto, allora chi le ha create non è umano?

Lasciamoli un attimo perdere questi quesiti, li riprenderemo dopo, tra qualche riga.

Momenti di crisi per costruire l’anima dell’azienda

Un super eroe che rammenda il suo cuore, distrutto dopo una crisi. È una metafora per la ricostruzione dell'anima e della propria identità aziendale.

Non so se siamo stati abbastanza chiari in questi ultimi articoli ma… il mondo sta cambiando e cambierà sempre di più. 

Vien da sé che a “cambiamento” bisogna rispondere con “ritrovarsi e adattarsi”, e non con “ho sempre fatto così”: per le aziende questo è il momento migliore per alzare il piede e perdere quel tanto di equilibrio per fare il prossimo passo ed innovarsi.

Ed è proprio questo che ci ha spinti a “ritrovarci e rinnovarci” giungendo poi a trovare la vera essenza aziendale. Un momento di crisi interna che è andato a coincidere con l’introduzione della AI e, conseguente ampliamento delle prospettive, tecnologiche e non, e della paura per un futuro che ci è sembrato, fin da subito, molto più incerto rispetto a prima del semplice rilascio della prima versione di ChatGPT.

A questo “momento di crisi” abbiamo risposto con una chiusura verso l’interno: un momento per noi, per ritrovarci, per capire chi fossimo davvero

O meglio, sapevamo chi eravamo, è stato difficile capire che ciò che facevamo non era in linea con ciò che volevamo essere. Puoi essere l* saltator* ad ostacoli migliore del mondo, ma se ti ostini ad andare in bicicletta le tue capacità non faranno mai la differenza.

Così ci siamo fermati e abbiamo capito che dovevamo ripartire dalla nostra anima, l’unica cosa che ci dà un’identità nostra, univoca, proprio come è univoca l’identità di ognuno di noi.

In questo modo non saremmo più stati un’agenzia di comunicazione, un’impresa, una piccola azienda: stavamo diventando Divergooo. 

Ri-innovare l’azienda partendo dalle persone

Siamo ripartiti quindi dalle persone che formano e che sono l’azienda e da quei valori portanti che abbiamo voluto continuasse ad avere: una struttura in cui founder e dipendenti avessero una voce, nella quale contassero le idee, in cui ci fosse la libertà di esprimersi e di lavorare al meglio delle proprie possibilità. 

Non abbiamo voluto impostare orari di lavoro stringenti, l’importante è esserci quando si può fare la differenza. 

Abbiamo puntato tutto sulla relazione con il cliente e con i colleghi, in senso letterale: vogliamo rapporti di valore, non dialoghi meramente lavorativi.

Vogliamo che il nostro contributo e la nostra competenza risolvano i problemi delle aziende, sia dal punto di vista strategico che dal punto di vista comunicativo.

E allora il quid è stato chiaro: aiutare le aziende a trovare la propria ragione d’essere, la propria anima, la loro identità aziendale. 

Perché non è così semplice trovare chi sei come può sembrare.

Tutto ciò che hai letto su di noi è stato un processo lento, erosivo, uno stillicidio durato almeno 10 anni.

Perché trovare l’identità aziendale?

Ma perché un’azienda dovrebbe avere un’anima? 

Crediamo che l’anima delle aziende sia tutto, proprio come l’anima delle persone è tutto. Dall’anima nascono i comportamenti, i valori, il modo di pensare, di parlare, di agire… 

L’anima è la nostra identità più profonda, quella più vera, e non è detto che tutti la possano vedere.

Per un’azienda crediamo valgano esattamente gli stessi principi.

Come può un’azienda dire di avere dei valori se non sono il riflesso di ciò che l’azienda stessa sente? Come può un’azienda agire per il meglio se non ha un’anima che la guida? Come può un’azienda comunicare in modo efficace se non ha un’identità aziendale a guidarla?

L’anima, o come la chiamiamo noi “Soul”, per noi va a passeggio insieme a Mission, Vision, Purpose. Anzi, queste ultime tre dovrebbero derivare proprio dalla Soul.

Il paradosso dell’anima delle aziende

Ci eravamo incartati nel trovare una risposta a quel paradosso che, come risultante, ci dava che “le aziende che guardano solo al profitto sono senza un’anima e quindi non possono esser state create da un essere umano”. 

È inutile dire che è palesemente impossibile, fino ad ora, che un’impresa non sia stata avviata da una persona (in futuro, chissà…). 

E se, semplicemente, questa persona non “sapesse” che la sua azienda potesse davvero rispecchiarl*? 

Ora ti lasciamo davvero con una domanda aperta: cosa ne pensi della Soul aziendale? Come credi sia possibile creare un’azienda senza metterci un po’ di anima? Se analizzi la tua azienda, riesci a trovare la sua anima, la sua identità aziendale?

Se ti va di condividere il tuo punto di vista, o se vuoi approfondire l’argomento scrivici nei commenti!

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