L’AI in azienda è necessaria per rimanere competitivi
Sotto sotto, un po’ tutti abbiamo paura di questa “nuova” intelligenza artificiale, nota anche come AI in azienda, a casa, ovunque.
Non siamo qui per rassicurarti dicendo che andrà tutto bene e che l’AI non prenderà il sopravvento (cosa che sta già avvenendo).
Ti possiamo rassicurare su un aspetto però: quella che oggi è particolarmente diffusa non è l’AI Forte, ossia quella che teoricamente ha coscienza di sé e agisce con libero arbitrio (lasciamola ai film e alle serie di fantascienza, raccontata addirittura negli anni ’60…).
Quella che sta prendendo sempre più piede in vari ambiti della vita quotidiana e lavorativa è un’AI detta “Debole” non consapevole, fatta di reti neurali, machine learning e tanto, ti assicuriamo tanto, addestramento.
Pensa a cosa puoi fare oggi con l’AI in azienda e non. Se non hai mai sentito parlare di OpenAI e ChatGPT, o di Midjourney e di Copilot, probabilmente crederai di essere una di quelle poche persone che con questi temi non c’entra nulla.
Beh, ci dispiace smentirti ma non è così.
Questo è un articolo della serie “Fatti una domanda e datti una risposta” nella quale trattiamo, attraverso domande introspettive per la tua Azienda, temi che riguardano le disruption di questo tempo: dalla IA, alle nuove generazioni, dalla sostenibilità (ambientale, sociale, digitale) al fare “buona impresa“, dalla rivoluzione dei valori alla ricerca dell’identità aziendale.
Pront* a partire?!
L’AI è nella tua vita quotidiana da molto prima che diventasse una moda.
Non ci credi? Ora te lo dimostriamo.
Quando chiedi a Siri o ad Alexa: “Riproduci la playlist di Natale” oppure “Dammi la ricetta per fare i biscotti al cioccolato”.
Quella è Intelligenza Artificiale, applicata a un assistente vocale.
Quando accendi il riscaldamento o l’aria condizionata mentre sei ancora in ufficio, per trovare la temperatura ideale non appena varchi la soglia di casa.
Anche quella è Intelligenza Artificiale, applicata alla domotica.
Fino a qui è facile, no?
Nel caso degli assistenti vocali, per produrre una singola risposta ci sono diversi passaggi che, senza scendere troppo nel tecnico, funzionano grazie all’integrazione di diverse tecnologie avanzate, tra cui intelligenza artificiale, elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e machine learning. Il loro obiettivo è comprendere il linguaggio naturale e rispondere a comandi vocali degli utenti in modo accurato e intuitivo, interagendo anche con altri dispositivi.
Mentre si parla di domotica quando ci si riferisce all’insieme delle tecnologie che consentono di automatizzare, controllare e gestire vari dispositivi domestici, migliorando il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica di un’abitazione. Il cuore della domotica è l’interconnessione tra dispositivi attraverso tecnologie come l’Internet of Things (IoT), che permette di far comunicare diversi apparati tra loro.
L’AI è già a casa tua…
Ma questi non sono i soli ambiti in cui l’AI ha trovato spazio. Ti basti pensare ai contenuti personalizzati nel campo dello streaming, shopping online, gaming e realtà virtuale.
Qui l’AI offre esperienze uniche, fluide e coinvolgenti, anticipando le esigenze dell’utente, personalizzando esperienze e contenuti, ottimizzando risorse, aumentando il realismo e, infine, migliorando l’efficienza dei sistemi.
L’AI la abbiamo anche al polso: tutti gli smartwhatch hanno sistemi di monitoraggio della salute che producono suggerimenti personalizzati in base a parametri come battito cardiaco, sonno e attività fisica.
… L’AI in azienda
In ambito lavorativo forse si è più consapevoli dell’utilizzo di questa tecnologia in termini di analisi di grandi quantità di dati, automatizzazioni e pianificazioni di attività, chatbot e assistenti virtuali.
Per non parlare di strumenti per la generazione di testi o immagini (ChatGPT e MidJourney) o ancora software come DeepL o Google Translate che traducono testi con alta precisione, facilitando la comunicazione multilingue.
In ambito risorse umane, infine, esistono sistemi AI in grado di analizzare CV e profili LinkedIn per selezionare i candidati più idonei o di personalizzare percorsi formativi aziendali e monitorare i progressi.
Questi sono solo alcuni esempi, ma ciò ti fa capire che l’AI è diventata uno strumento fondamentale per migliorare la vita quotidiana e ottimizzare l’ambiente lavorativo.
Ora immagina…

Avvii la tua azienda nel campo delle telecomunicazioni in un periodo certamente non facile. Il tuo obiettivo? Diffondere le nuove tecnologie a più persone possibile.
Continui per la tua strada, quella dell’innovazione tecnologica facendo vivere alla tua azienda diverse fasi evolutive.
D’altra parte, il miglioramento continuo passa dall’innovazione e dall’evoluzione.
Gli anni passano e ti affermi sempre di più come leader nel territorio italiano: continui a potenziare le strutture e a renderle sempre più moderne e competitive.
E, come in tutte le nostre storie, ecco arrivare una piccola disruption…
Aiuti a diffondere le linee cablate in rame, permettendo l’adozione in larga scala della fibra ottica con conseguenti prestazioni migliori e nuovi servizi da offrire ai clienti.
Da qui la strada è sempre più veloce: nuovi dispositivi, nuovi modi di comunicare, nuove sfide strutturali da affrontare e da migliorare.
Il tuo lavoro di innovazione sembra non fermarsi mai. Neppure quando hai la necessità di automatizzare i servizi e i processi aziendali. La trasformazione digitale, ecco il nuovo nome, è diventata la tua priorità massima.
Introduci la AI in azienda perché sai che non puoi restare fuori da questa rivoluzione. Migliori l’efficienza operativa, l’esperienza cliente e tutta una serie di servizi offerti.
Il servizio clienti con assistente virtuale, ad esempio, gestisce le richieste in modo rapido ed efficiente: utilizzando il Natural Language Processing (NLP), l’assistente virtuale può capire e rispondere in maniera chiara e organica permettendo di ridurre tempi di attesa o addirittura di risolvere piccoli problemi tecnici senza dover chiedere l’aiuto di un dipendente.
In ambito ottimizzazione della rete l’AI ti garantisce un miglioramento dinamico, monitorando le prestazioni, anticipando i possibili disservizi e distribuendo il traffico in maniera equa: tutto ciò ti permette una migliore qualità del servizio e una riduzione dei costi operativi.
Implementi la AI anche nella sicurezza e nella privacy delle tue reti, prevenendo attacchi informatici e per tutti i servizi dedicati alla imprese, creando strumenti che vanno a migliorare l’efficienza operativa e l’analisi dei dati per i tuoi clienti business.
Questa era una storia vera, la storia di TIM
TIM, una volta (SIPTEL e, un pochino più vicino ai giorni nostri, Telecom Italia), è stata una delle prime grandi compagnie di telecomunicazioni in Italia. Nata ai tempi del primo dopoguerra, ha trovato il modo per innovare, rinnovarsi ed evolvere fino a quella che conosciamo.
Partendo dall’analogico e puntando verso un futuro sempre più digitale, TIM non può lasciarsi scappare l’opportunità dell’AI in azienda.
Dopo tutto, è molto coerente con ciò che ha fatto in tutti questi anni: migliorare continuamente il servizio offerto ai clienti.
Cosa ci racconta il Case Study di TIM? 5 punti per riassumere
- L’innovazione e la visione strategica, permette a TIM di migliorarsi costantemente, da 60 anni (come diretta discendente di Telecom Italia) e da quasi 100 (come SIPTEL) a questa parte;
- L’implementazione della AI in azienda consente a TIM di automatizzare i processi, di personalizzare al meglio i servizi offerti e garantire un’adeguata esperienza utente: questa sarà la chiave per il futuro;
- Cogliere ogni opportunità sia internamente che esternamente e saper reagire in tempo è fondamentale per restare competitivi, soprattutto in un settore che evolve esponenzialmente;
- Investire in innovazione e in cultura dell’innovazione, che sia tecnologica o meno, è sempre più necessario;
- L’adattabilità e la velocità sono skills indispensabili per poter garantire una risposta alle disruption.
Ora chiediti…
Quali sono le soluzione tecnologiche da adottare per restare a galla in un mercato competitivo e creare vantaggio rispetto alla concorrenza? Come posso introdurre l’AI in azienda che sia micro, piccola, media o grande? L’intelligenza artificiale che uso deve essere uguale a quella del mio competitor o deve essere personalizzata rispetto al mio core business? Sono pront* a gestire lo scossone della AI in azienda?
Tocca solo a te!
Lascia le tue risposte e il tuo punto di vista nei commenti, oppure se vuoi parlarne in maniera più approfondita di AI in azienda, scrivici via mail per un faccia a faccia!